PREMESSA al sito

 

"Il vento Spavaldiano"

di Antonello SPAZI

 

Il vento Spavaldiano, è un vento che soffia sul dolore, non lo cancella, sicuramente lo attutisce e per qualche tempo lo fa dimenticare,  (sempre il dolore s'intende) per poi affrontarlo con più vigore e determinazione. Si espande ovunque, ma ha bisogno di forza umana. Non sappiamo da dove viene, ma conosciamo i promotori che riuscirono ad impiegarlo inconsciamente su se stessi, purtroppo furono capaci di tramandarlo ad una sola persona.

 

I PROMOTORI

Dall'unione dei promotori nacquero tre figli, ma soltanto all'ultimo donarono i benefici del vento Spavaldiano, senza l'obbligo di dover superare le due prove.

 

Il beneficiato

 

Per essere accarezzati dal vento Spavaldiano (continua sempre Antonello Spazi) bisogna superare due prove, io ci sono riuscito. Un mese fa nel piantare un chiodo, mi diedi una martellata su un dito e non sentii dolore, il male uscì soltanto il giorno dopo, ma mi ero già organizzato, con ghiaccio e pomata, mi feci fare subito una lastra e il dottore mi disse: "È strano che lei non senta alcun dolore". Mi morì il gatto in un incidente stradale, mi tolsero sei punti patente, ma solo dopo un mese piansi per la perdita dei punti. Questo mia nuova condizione di dolore ritardato, si verificò solo dopo aver superato le due prove: la prima é quella di visitare e leggere tutto il sito della compagnia "Gli Spavaldi" con un solo occhio, la seconda è di portare alla bocca un bicchiere di vino rosso e sorseggiarlo sia con l'arto superiore sinistro che con quello destro. (Vedi foto in basso)

 

 ...ora con l'arto superiore sinistro

... ora con l'arto superiore destro

seconda prova superata!!!

 

Non pensate di poter  superate le due prove perché le credete facili da affrontare. Provate e come me troverete ostacoli impensabili. Comunque molti di voi riusciranno a superare la linea del traguardo, (anche perché é mobile),  riuscirete così a farvi baciare dal vento Spavaldiano, non tentate di governarlo: potete, possiamo soltanto viziarlo.

Con affetto

Antonello SPAZI