LA VIA DELLA COMETA

Nell’angolo più lontano della galassia scalpitava una cometa. Era imbracata tra briglie di ghiaccio e un morso di ammoniaca. Doveva liberarsene, aveva una missione: annunciare la nascita del Cristo in tutto il sistema solare. Il piccolo raggio di calore di una stella trasformò in vapore le briglie e in elio il morso e immediatamente partì.

 

 

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La sua orbita seguì un andamento a forma di ellissi, doveva evitare chi l’avrebbe fatta scomparire (tutte le stelle), quindi anche il Sole.

Riuscì a penetrare nel nostro sistema solare, il raggio del sole era coperto dell’altra parte della faccia della Terra e si pose sulla capanna, ormai tutte le creature erano state avvisate dell’evento. La stella si fermò sulla grotta e il Cristo venne sulla Terra come presenza fisica e spirituale.

 

 

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La cometa rimase lì per qualche giorno poi ripartì. Era felice eppure sempre attenta ad evitare la collisione con altre stelle per non scomparire. Evitò Sirio, Procione e Canopo. Uscita dall’ombra di Naide, satellite di Nettuno, venne colpita in pieno da un raggio della supernova Vega. Il ghiaccio del nucleo sublimò la cometa, formando una nube di vapori felici, in seguito all’aumento di temperatura. Il vento solare disperse la nube in tutta la galassia.

Nella galassia, ora, c’è un po’ più di felicità.

 

Esigenze tecniche

una parete con

 due finestre